Quando si è alla ricerca di una casa, soprattutto se si tratta della prima volta che si acquista un immobile, ci si sente pieni di dubbi ed incertezze. Principalmente perché l’acquisto di una casa impegna grandi somme di denaro e nella maggior parte delle volte si è anche vincolati a mutui e prestiti.
Per questo la ricerca di un immobile da ristrutturare la gran parte delle volte è una scelta obbligata dal budget. Ovvero, non mi posso permettere un appartamento in un condominio nuovo per cui il piano “B” è la casa da ristrutturare.
Niente di più sbagliato, la scelta di una casa da ristrutturare ha innumerevoli benefici, in primis quello di poterla personalizzare secondo le proprie esigenze, che sembrerà banale ma resta una delle motivazioni principali. Non meno importante la localizzazione. Perché spostarci più distante dal luogo di lavoro, dai famigliari, dagli amici, dai principali servizi?
Inoltre, i fabbricati esistenti hanno degli spazi molto più ampi rispetto alle nuove costruzioni; ad esempio un appartamento di nuova costruzione con due camere da letto ed un bagno ha una metratura di circa 70 mq commerciali, in un condominio anni ’60 lo stesso numero di locali si può trovare anche su 90 mq.
Nella ricerca dell’immobile, la prima scelta da farsi è rivolta principalmente alla zona, per cui si deve concentrare la ricerca all’interno di quella precisa area o quartiere non facendosi distrarre da quello che si può trovare al di fuori.
Una volta circoscritta l’area di interesse, è il momento di analizzare la tipologia, cosa stiamo cercando? Quali solo le nostre esigenze?
Partendo dal presupposto che in un immobile da ristrutturare possiamo apportare delle modifiche alla distribuzione interna (nei limiti delle caratteristiche costruttive del fabbricato e con le apposite autorizzazioni), l’aspetto da considerare è in numero di camere da letto di cui abbiamo bisogno, mentre per quanto riguarda il numero di bagni e la presenza di una cucina separata (che magari non vogliamo), sono tutti aspetti che si possono risolvere durante le fasi di progetto.
Per cui si può dire che durante una visita ad un appartamento, la prima cosa da osservare è il numero di finestre e la loro posizione. Non lasciamoci distrarre dallo stato conservativo dei locali che può essere più o meno buono ma guardiamo quello che rimarrà alla fine della ristrutturazione, ovvero l’esposizione, la vista, il numero di piano, la presenza o meno di ascensore e lo stato generale in cui versa il condominio.
Ricorda che se un immobile si presenta con le finiture originali degli anni ’60 o che sia stato magari già ristrutturato negli anni ’90 va comunque completamente rivisto per cui il costo dell’intervento sarà il medesimo. Stessa cosa può valere per la dotazione impiantistica, ad esempio la vita media di un impianto idraulico è tra i 15 ed i 20 anni, dopo tale periodo infatti è opportuno considerarne il rifacimento.
Il mio consiglio è quello di consultare l’architetto già durante le prime fasi di scelta dell’immobile, e sicuramente prima della compravendita. Infatti l’architetto non solo può studiare un progetto preliminare per verificare la reale fattibilità dell’intervento, ma può preparare un computo metrico con le lavorazioni da eseguirsi, per poterlo proporre alle varie imprese edili per una preventivazione il più dettagliata possibile già dalle prime fasi.
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